Vi ricordate quando le applicazioni Music by 3 e Veon finirono sotto la lente d’ingrandimento dell’AgCom?
Forse no, ma la storia non è finita per Wind Tre come riporta il Corriere delle Comunicazioni.
Una sentenza del TAR Lazio ha legittimato infatti la delibera con la quale l’authority, nel marzo 2017, aveva diffidato Wind Tre in relazione alla corretta applicazione del Regolamento Ue sull’accesso a un’internet aperta.
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso proposto dall’azienda telefonica. Come scrive Cor.Com. il Tar ha ritenuto che “è ammesso anche dall’Agcom chele offerte ‘zero rating’ non sono specificamente vietate dal Regolamento Ue in materia” ed è condivisibile che “l’applicazione Veon così come commercializzata costituisce in primo luogo una pratica e un accordo commerciale, implicante in linea di principio un’indagine case by case da parte dell’Autorità”. Ma “il fatto che Veon nasca come offerta commerciale non esclude che essa, per come concretamente configurata, integra indubbiamente una misura di gestione del traffico da parte del fornitore del servizio di accesso ad Internet” e in quanto tale è corretta l’interpretazione dell’Autorità.
Source Cor.Com. del 7 gennaio