Soddisfatte le sigle sindacali Slc, Fistel e Uilcom: “Confermata l’intenzione di puntare su una crescita che non rincorra il mercato delle tariffe più basse e di investire sei miliardi per la rete unica e il 5G”
Nell’incontro tra azienda e sindacati, raccontano le sigle in un comunicato congiunto, è stata illustrata la situazione aziendale e del piano di impresa per il triennio 2020/2023 che vede anche il re-skilling ed esodi volontari in tre anni per 1500 dipendenti.
Per i sindacati – sebbene in un quadro competitivo ancora molto complicato, caratterizzato dalla presenza di operatori che continuano a spingere decisamente sul tasto della competizione sui costi – la dirigenza aziendale di Wind Tre ha confermato di voler puntare su una crescita armonica che non rincorra necessariamente il mercato delle tariffe più basse ma stabilizzi l’azienda nel segmento delle medie e piccole imprese e del mercato consumer.
Sul fronte degli investimenti tecnologici Wind Tre ha confermato l’investimento iniziale da sei miliardi di euro nella realizzazione della rete unica e nello sviluppo dell’infrastruttura 5G.
Lo switch totale verso la “rete unica” fra infrastrutture ex Wind ed ex Tre è ormai alle battute finali come abbiamo visto con le ultime dichiarazioni a partire da maggio scorso.
Ciò consentirà, secondo quanto riferito dai responsabili aziendali ai sindacati, di avere a breve una rete 4G unica ed efficiente pronta per lo sviluppo delle infrastrutture 5G.
Source: Sindacati confederali + corrierecomunicazioni.it