“Per migliorare la competitività del sistema manifatturiero italiano, occorre allineare i limiti delle emissioni elettromagnetiche a quelli europei. Se non si procederà in questa direzione, le imprese italiane dovranno fare i conti con uno svantaggio occulto nei confronti delle aziende concorrenti di altri paesi”.
Lo ha detto Roberto Basso, Direttore External Affairs & Sustainability di WINDTRE, intervenuto alla presentazione del rapporto “Il 5G per rilanciare l’Italia in sicurezza” dell’Istituto per la Competitivita’ (I-Com).
“Il 5G, continua il manager, è una tecnologia abilitante e contribuisce alla competitività del Paese. L’Italia è la seconda nazione manifatturiera d’Europa e quinta nel mondo, nonostante una situazione sfavorevole sul piano di alcuni costi, come l’approvvigionamento energetico.
La sicurezza delle reti 5G va garantita nell’ambito di un quadro coerente con l’UE, conclude Roberto Basso, e grazie al confronto aperto tra gli operatori ed il legislatore, da svolgere in modo leale e diretto”.
L’iniziativa “Il 5G per rilanciare l’Italia in sicurezza”, che si è svolta in modalità virtuale dalle ore 15:30 alle ore 18:30, ha rappresentato la tappa conclusiva di diversi mesi di lavoro e di confronto con molti esperti e rappresentanti istituzionali e di mercato.
Lo scopo dell’incontro è stato analizzare e dibattere lo sviluppo del 5G e le sfide legate alla sicurezza dei dati e delle infrastrutture Tlc, in un’ottica di rilancio economico dell’Italia a seguito della crisi innescata dal COVID-19 e dopo alcuni decenni di stagnazione.
Nel corso dell’evento è stato presentato il rapporto realizzato da I-Com sul tema, contenente un outlook sullo stato dell’arte e sull’evoluzione delle policy relative alla sicurezza delle reti 5G in Italia e nei principali Paesi del Vecchio continente nonché sulla possibilità per le istituzioni di adottare prassi e standard comuni sviluppati a livello internazionale e soprattutto europeo.