“I 6,7 miliardi di euro in cinque anni del Pnrr valgono l’investimento delle telco in un anno: è un contributo sicuramente importante, ma gli investimenti privati saranno comunque necessari per creare l’infrastruttura digitale che serve a far correre l’economia italiana. E solo un contesto favorevole sarà in grado di sostenerli. Di sicuro serve una semplificazione e fortunatamente il Governo ci sta lavorando”. Lo ha dichiarato Gianluca Corti, Chief Commercial Officer di WINDTRE, azienda guidata da Jeffrey Hedberg, commentando un recente report sul valore del settore delle telecomunicazioni per il sistema Paese, realizzato da The European House – Ambrosetti.
Il manager auspica un cambiamento del quadro normativo: “Ciò significa disegnare il rinnovo delle licenze per le frequenze a condizioni economiche sostenibili, armonizzare i limiti elettromagnetici dell’Italia alla media europea, semplificare la burocrazia e avere regole più sensibili alla tutela della qualità dei servizi”.
La pandemia, inoltre, ha aumentato ulteriormente la richiesta di connettività, ma le reti hanno retto anche grazie agli ingenti investimenti, oltre 65 miliardi di euro in dieci anni, realizzati dalle telco nonostante il continuo calo dei ricavi e dei margini. “La domanda di banda continua a crescere, mentre i prezzi scendono a causa dell’iper-competizione”. Un quadro generale che non sarà sostenibile a lungo “proprio nel momento in cui il Governo sta compiendo uno sforzo eccezionale, il rallentamento degli investimenti privati comporterebbe un ritardo sul 5G e sulla trasformazione digitale del Paese”. Gianluca Corti, in conclusione, ha ricordato le strategie di WINDTRE per affrontare le sfide del settore. “L’obiettivo per noi è valorizzare i nostri tre grandi asset, il brand WINDTRE, la customer base e la rete multi-vendita. Stiamo sviluppando un portafoglio di servizi digitali che spaziano dalla sicurezza al cloud, passando per l’IoT, e a inizio anno lanceremo un’offerta luce e gas grazie alla partnership con Acea Energia”.