Il comunicato dell’associazione dei consumatori
Su denuncia di Aduc, Antitrust ha condannato WindTre a pagare 5 milioni per aver violato il codice del consumo: “Aveva spacciato per modifica contrattuale un servizio aggiuntivo del costo di 2 euro al mese“, scrive l’Associazione.
“Gli 11 milioni di utenti che hanno ricevuto l’sms con la comunicazione,” ricorda Aduc “per rifiutare la modifica avrebbero dovuto replicare con altrettanto mezzo, ma l’Antitrust ha accolto la denuncia Aduc di violazione dell’art.65 del codice del consumo, che prevede il consenso espresso del consumatore per qualsiasi pagamento supplementare e non che il consumatore debba rifiutare un aumento già applicato. Si trattava di una sorta di “costo della distrazione” (se dimentichi di inviare l’SMS di diniego, paghi 2 euro in più ogni mese).
L’Antitrust, al momento della delibera di condanna (2 nov 2022), ha stimato il guadagno di WindTre in merito tra 90 e 225 milioni. WindTre, che ha cominciato ad inviare sms il 20 gennaio 2022, sta ancora oggi applicando la condotta ritenuta illecita.”
“Si capisce, quindi che i 5 milioni di multa siano “bruscolini” e, continua la nota stampa, “ammesso che WindTre li paghi, rappresentano una sorta di tassa che, continuando con iniziative del genere, converrà sempre pagare. La multa applicata è il massimo previsto dalla legge, per cui sarebbe necessario un intervento legislativo che fissi un tetto percentuale sul fatturato del gestore condannato.
Sulla materia WindTre ha fatto da apripista, seguita da Tim che abbiamo denunciato all’Antitrust lo scorso luglio e su cui aspettiamo altrettanta pronuncia”.
Intanto da WINDTRE fanno sapere che faranno ricorso.