Perché il Codacons ha denunciato WINDTRE

di Redazione

WindTre è stata chiamata dal Codacons a risarcire i danni arrecati ad un utente della capitale che da due settimane si trova nell’impossibilità di utilizzare due linee telefoniche a causa di problemi tecnici sulla rete. L’associazione dei consumatori ha presentato infatti una formale diffida al gestore telefonico intimando il pagamento dei danni morali e materiali subiti dal consumatore, quantificati in 500 euro.

“Da due settimane le due utenze intestate al cliente WindTre sono interessate da un malfunzionamento che le rende inutilizzabili: il servizio è interrotto e l’utente e i suoi conviventi non hanno ottenuto, nonostante i molteplici reclami, il ripristino delle linee – spiega il Codacons – Oltre all’evidente danno dovuto all’assenza di linea, si segnala la totale inidoneità del servizio clienti di  WindTre S.p.a., atteso che l’utente ha avuto anche difficoltà a parlare con un operatore, a causa dei tempi di attesa lunghissimi e, soprattutto, dell’assistente vocale che continuamente chiede se il modem sia funzionante, senza dare la possibilità di indicare il reale problema.

L’assenza di linea per le due utenze in oggetto, addebitabile a WindTre, configura un grave inadempimento contrattuale, a causa anche del tempo trascorso”.

La Delibera 347/18/CONS prevede che “In caso di completa interruzione del servizio per motivi tecnici, imputabili all’operatore, sarà dovuto un indennizzo, per ciascun servizio non accessorio, pari a euro 6 per ogni giorno d’interruzione… Se il malfunzionamento è dovuto al ritardo, imputabile all’operatore, nella riparazione del guasto, l’indennizzo è applicabile all’intero periodo intercorrente tra la proposizione del reclamo e l’effettivo ripristino della funzionalità del servizio”. Oltre agli indennizzi citati, stante la particolare gravità dell’inadempimento, che si è concretizzata anche nella totale assenza di idonea assistenza da parte del servizio clienti, il Codacons ha chiesto in favore del consumatore un risarcimento dell’ulteriore danno subito in termini di disagio e impossibilità di fruire di un servizio pubblico essenziale, pari a 500 euro.

CS