Giornata di bilanci quella di ieri. Arrivano anche i numeri di Wind: buoni dati considerato il contesto difficile.
Il primo semestre 2013, scrive l’operatore, “conferma il successo dell’offerta commerciale di WIND, da sempre caratterizzata da convenienza, semplicità e trasparenza, che le consente di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento nel mercato italiano, in particolare nella telefonia mobile. Tale risultato è particolarmente significativo perché ottenuto in un mercato soggetto a una forte pressione competitiva sui prezzi ed in uno scenario regolamentare caratterizzato da consistenti tagli alle tariffe di terminazione mobile“.
L’EBITDA nel primo semestre 2013 si attesta a 936 milioni di euro, in diminuzione del 7,5% rispetto all’anno precedente, per effetto combinato della pressione sui ricavi e del confronto sfavorevole con il 2012, influenzato positivamente dalle partite non ricorrenti, precedentemente citate. Al netto di tali partite il trend dell’EBITDA nel secondo trimestre 2013 è sostanzialmente in linea con quello riscontrato nel primo trimestre dell’anno. Nel corso del primo semestre WIND ha continuato a porre in atto iniziative strutturali volte a contenere i costi che hanno portato ad un miglioramento di 0,4 p.p. del margine EBITDA, salito al 37,5%.
Nel corso dei primi sei mesi del 2013 WIND ha continuato ad investire ingenti risorse nello sviluppo della propria rete al fine di garantire un livello di capacità e di copertura ai vertici del mercato. Gli investimenti nel semestre ammontano a 345 milioni di euro principalmente dedicati all’ulteriore aumento della performance sulla rete dati HSPA+, al completamento della relativa copertura e al backbone in fibra dedicato al trasporto dei dati. Come già anticipato, WIND ha sottoscritto un accordo per lo sviluppo della rete ultraveloce di telefonia mobile LTE che comporterà un investimento di circa un miliardo di euro in cinque anni, volto a rafforzare ulteriormente la rete esistente e a sviluppare una rete 4G all’avanguardia in grado di portare WIND alla leadership nel mercato consumer.
Nonostante il difficile contesto di mercato WIND è riuscita a mantenere forte la sua generazione di cassa, con un EBITDA-CAPEX pari a 591 milioni di euro.
L’ARPU mobile nel primo semestre è in flessione rispetto all’anno precedente e si attesta a €12,4 per effetto del declino della componente voce, derivante dal taglio della terminazione mobile e dalla pressione competitiva, parzialmente compensato dalla crescita dell’8,3% dell’ARPU dati che raggiunge €4,1, pari ad un terzo dell’ARPU totale. Il trend dell’ARPU è ulteriormente influenzato dal successo riscontrato dalle offerte solo dati di WIND, dedicate a tablets e PC, che non generano ricavi voce.
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L’ARPU totale della telefonia fissa decresce marginalmente a €31,2 con la crescita della componente dati che compensa quasi del tutto la diminuzione dell’ARPU voce. L‘aumento della componente dati è principalmente frutto dell’ottima performance riscontrata nel mercato broadband che vede l’ARPU in aumento dell’8,2% a €20,2 spinto dalla crescente penetrazione delle offerte “bundle”.