Al 30 settembre 2013 i ricavi totali di WIND si attestano a 3.746 milioni di euro, in diminuzione del 7,7% rispetto all’anno precedente principalmente a causa della pressione competitiva nel mercato mobile, e dei tagli effettuati alla tariffa di terminazione. Al netto dei tagli alla tariffa di terminazione mobile, i ricavi totali sono in crescita dello 0,4%. I ricavi totali del mobile si riducono del 7,3% rispetto ai primi nove mesi del 2012, per effetto delle succitate dinamiche, solo in parte compensate dal continuo successo dell’internet mobile, i cui ricavi crescono del 37,2%. La performance della telefonia mobile ha risentito della forte pressione sui prezzi, in particolare a luglio ed agosto, che si è in parte ridotta a settembre con una minore spinta promozionale nel mercato.
L’EBITDA al 30 settembre 2013 è pari a 1.443 milioni di euro, in diminuzione del 6,8% rispetto all’anno precedente, per effetto dei già citati tagli della tariffa di terminazione e della pressione sui prezzi nella telefonia mobile, parzialmente compensati dalle iniziative strutturali di contenimento dei costi. Grazie a tali iniziative il margine EBITDA raggiunge il 38,5% registrando un aumento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2012.
Dall’inizio dell’anno WIND ha investito 498 milioni di euro nel rafforzamento della propria rete, nel potenziamento della copertura dati HSPA+ e nel backbone per garantire il supporto necessario alla forte crescita del traffico dati. Grazie anche all’accordo sottoscritto con Sirti e Huawei per il rafforzamento della rete esistente e lo sviluppo della rete ultraveloce di telefonia mobile 4G, WIND continuerà ad effettuare in futuro investimenti in linea con gli anni precedenti al fine di portarsi ai massimi livelli nel mercato.
WIND nei primi nove mesi dell’anno conferma la forte generazione di cassa con un EBITDA-CAPEX che si avvicina al miliardo di euro.
L’ARPU mobile decresce a causa della pressione competitiva sui prezzi e dei tagli alla terminazione mobile, attestandosi a €12,4. Il calo, attribuibile alla componente voce, è stato in parte compensato dall’aumento della componente dati che raggiunge €4,3, pari al 35% dell’ARPU mobile totale. La riduzione dell’ARPU è anche dovuta al crescente diffondersi delle offerte WIND solo dati, dedicate a tablet e PC, che non generano ricavi voce.
Nella telefonia fissa, a seguito del cambio di strategia avviato nella seconda metà del 2012, il totale dei clienti voce registra una flessione del 4,3% attestandosi a 3,0 milioni. Il segmento clienti in accesso diretto ULL si mantiene stabile a 2,4 milioni mentre i clienti broadband si attestano a 2,2 milioni di cui 1,9 milioni in accesso diretto ULL.
L’ARPU totale della telefonia fissa nei primi nove mesi del 2013 è pari a €30,8 in leggera diminuzione (-1,9%) rispetto all’anno precedente. La componente voce viene quasi interamente compensata da quella dati grazie all’ottima performance di WIND registrata nel mercato broadband. L’ARPU broadband cresce infatti dell’8,6% attestandosi a €20,3 grazie anche al successo delle offerte “All Inclusive” per telefonia fissa.