“E’ ora di finirla con le promesse di pulcinella degli operatori telefonici, bravi a lanciare offerte mirabilanti, poi modificate con messaggi sms a tradimento!”.
Con queste parole, Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commenta il vittorioso esito del procedimento avviato dall’Autorità Antitrust a carico di Wind, dopo una segnalazione della stessa UNC.
“La decisione dell’Antitrust che condanna WIND al pagamento di 200 mila euro -spiega Dona – consegue al comportamento posto in essere dall’operatore che ha rimodulato unilateralmente il piano tariffario agevolato, in relazione al quale lo stesso professionista aveva indicato una durata predeterminata.
Il caso si riferisce alla promozione “Wind all inclusive digital Special Edition”, offerta a prezzo fisso per la durata di 5 anni e modificata poi prima del decorso di tale termine”.
“In pratica -spiega Dino Cimaglia, membro del Direttivo UNC- Wind modificava le condizioni contrattuali dell’offerta ‘WIND All inclusive Digital Special Edition’, aumentando il prezzo mensile da 5,04 euro a 7 euro (circa il 40%), rendendo note tali variazioni solo con un sms inviato ai clienti (e con un avviso sul proprio sito), ma non permettendo agli utenti di mantenere le originarie condizioni”